AMELIE TRITESSE – L’Agnello di Dio
TRE TIGRI CONTRO – I lunedì al sole (Io non voglio lavorare più)
Autoproduzione x Record Store Day 2013
7″ split
Anno di pubblicazione 2013
Da sani ammalati di musica cresciuti annusando le copertine e accarezzando con i polpastrelli la superficie rugosa del vinile, Amelie Tritesse e Tre Tigri Contro hanno deciso di autoprodursi l’amato dischetto a 45 giri, in occasione della sesta edizione del Record Store Day (20 aprile 2013). È venuto fuori un 7” con buco grande da jukebox, limitato a 300 copie: 200 copie vinile nero in busta di cartone pressato, 100 copie vinile colorato (rosso, giallo, verde) in scatole di cartone ondulato; tutte le copertine sono numerate con timbro e dipinte a mano.
Per maggiori informazioni scrivere all’indirizzo a.tritesse@gmail.com
———————————————————————————————————
AMELIE TRITESSE IN GIRO (2013)
———————————————————————————————————
– 19 aprile 2013, SANT’ATTO/TERAMO, @Baratto
– 25 aprile 2013, TERAMO, @Hotel Michelangelo, presentazione della raccolta “Schiamazzi” con Alessandro Di Sabatino, I Trascurabili, Turbomatt, La Base, Remo Leonzi, The Swollencheek, Tre Tigri Contro, Wide Hips 69, Tito and The Brainsuckers
– 17 maggio 2013, SAN SALVO (CH), @Beat
– 18 maggio 2013, CELLINO ATTANASIO (TE), Wunder Party II@Ex Convento con S.A.D.C.
– 22 giugno 2013, TORTORETO (TE), @ClubHouse con Tre Tigri Contro
– 14 luglio 2013, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE), Emergency Day@Lido Mediterraneo con Antonello Recanatini e altri
– 26 luglio 2013, SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP), @Chalet Brasil 39
– 13 settembre 2013, LANCIANO (CH), @Musica e Libri – Reading Manuel Graziani (Amelie Tritesse)
– 02 novembre 2013, TERAMO, @L’Officina dalla parte degli ultimi
———————————————————————————————————
INTERVISTE RADIO, WEB E TV
———————————————————————————————————
– 15 aprile 2013, dalle 21:30, passaggio radiofonico su Rock City Nights di Radio Città Benevento.
– 16 aprile 2013, dalle 17:00, ospiti di Tele Vibrata. Video qui.
– 26 giugno 2013, intervista su Fascino Rock che potete leggere qui.
———————————————————————————————————
RECENSIONI
———————————————————————————————————
Da buoni ecologi della comunicazione, Amelie Tritesse e Tre Tigri Contro ci consegnano uno split con due singoli, riducendo ai minimi termini il rischio di riempitivi. E io splitto anche la recensione, perché ecologia o meno, queste due tracce non c’entrano niente l’una con l’altra, e vado avanti in ordine strettamente alfabetico.
Amelie Tritesse, dunque. Due anni fa qualcuno ha detto di loro “Tipo Massimo Volume”. Un riferimento azzeccato seppur ancora molto simile a un miraggio, ma la tendenza è quella lì. Suono intenso e profondo e quel ritmo concentrico che riesce a tenerti in ostaggio. Il tono di voce però è radicalmente diverso, e mette da parte tutto lo spleen di un ipotetico Emidio Clementi (ah, Clementi) a favore di una tematica ben più collettiva e sempre molto attuale, ovvero – tappatevi le orecchie – la sempre più chiacchierata Chiesa Cattolica. Riflessione che si rivela illuminante e divertente (alla fine sono due sinonimi): misurare in kcal la pesantezza dell’Agnello di Dio è assolutamente geniale. “Forse è per questo che i preti sono tutti grassi”, dicono loro. Forse è per questo che dell’Agnello di Dio dovremmo farne arrosticini, dico io. Un po’ di teatralità a condire il tutto, per un risultato che non è il singolo della vita ma che comunque mantiene una sua dignità.
Tre Tigri Contro, invece. Firmano l’inno nazionale del fancazzismo, cui le giornate si susseguono così, “davanti al televisore 22 ore al giorno / e le altre 2 le vivrei solamente di porno”. Il cordone ombelicale punk c’è e si sente, l’approccio è lo-fi, la voce graffiante. Anche se è un punk rivisitato: la noia ha rubato il posto alla rabbia, lasciando solo una gran voglia di farsi i cazzi propri. Il riascolto della traccia è sempre piacevole, specialmente quando è suonato dal vivo; è nei live infatti che i TTC hanno il loro vero momento di gloria, quando ti accorgi che riuscirebbero a far ballare anche un comodino. Divertimento assicurato, ve lo garantisco. L’unico appunto che mi viene da fare qui è: i Tre Tigri Contro sono in giro da un bel po’, ma il loro materiale non è proprio *tantissimo*. Perché non mettere un altro po’ di carne al fuoco? I numeri ci sono tutti, ma forse manca un po’ di voglia di confrontarsi con quello che c’è intorno. Ma d’altra parte lo avevano già dichiarato all’inizio: “Io non voglio lavorare più”. Ci stiamo solo divertendo un po’, niente di serio. Come nella migliore tradizione della Great Rock’n’Roll Swindle. (Alessandra De Ascentiis – ROCKIT, 29 luglio 2013)
Due band abruzzesi, Amelie Tritesse e Tre Tigri Contro, uniscono le forze per un 7” collaborativo. I primi accompagnano alla “lettura” basi musicali che si focalizzano su suoni ruvidi caratterizzati da discontinuità ritmica (“L’Agnello di Dio“); i secondi, seppur non privilegiando la linearità di andamento, si concentrano su un approccio più melodico ma non di certo edulcorato (“I Lunedì al sole“). Ma il bello dell’operazione, oltre i due brani, è dato anche dal “contorno”: 200 copie vinile nero in busta di cartone pressato, 100 copie vinile colorato (rosso, giallo, verde) in scatole di cartone ondulato; tutte le copertine sono dipinte a mano. (Nicola Orlandino – SON OF MARKETING, 16 luglio 2013)
Dischetto a 45 giri artigianale per due gruppi teramani. Amelie Tritesse si affidano alla collaudata formula italica del rock’n’reading con L’Agnello di Dio, surreale racconto tra spigliate sincopi post-punk (più Offlaga che Massimo Volume). Tre Tigri Contro vanno invece di beat/powerpop con I lunedì al sole, scanzonato inno al non lavoro descritto felicemente come a metà tra Ivan Graziani e Zen Circus. (Fabio Polvani – BLOW UP, luglio-agosto 2013)
Partiamo dall’occasione. Record Store Day. Nato nel 2007 dalla mente di Chris Brown è molto semplicemente una giornata (terzo sabato di aprile) celebrativa per tutti i negozi musicali indipendenti, durante il quale le band realizzano ristampe, dischi ad hoc, remix e tutte le possibili prelibatezze e rarità che ogni buon collezionista sognerebbe di possedere. L’occasione di questo split è proprio il Record Store Day, sesta edizione. Un 7”, 200 copie in vinile nero e busta di cartone pressato, 100 copie in vinile colorato in scatole di cartone ondulato con copertine dipinte a mano. Già immagino i collezionisti folli con la bava alla bocca. Oltre al feticismo c’è però la musica e ci sono due formazioni di punta della scena alternativa abruzzese, due band che hanno diviso palchi, sudore e gioia. Da un lato Amelie Tritesse (Teramo) con “L’Agnello di Dio” e il loro classico Read’n Rocking, una miscela di parole e suoni, musica e testo, di Spoken Word e Alt Rock che si piazza a metà strada tra Massimo Volume e Art Brut. “L’Agnello di Dio” non aggiunge nulla a quello che gli Amelie Tritesse ci hanno spiegato essere già due anni fa con l’uscita di Cazzo ne Sapete Voi Del Rock’n Roll. Una storia, raccontata più che cantata, ironica e surreale per certi versi, con una timbrica, un’impostazione vocale (Manuel Graziani, l’artefice), un accento e una sonorità che sarà snervante, quasi insopportabile per alcuni, ma che, al tempo stesso, ha reso gli Amelie una creatura dalla firma distintiva.
Il secondo brano dello split è invece una sorpresa. Loro sono i Tre Tigri Contro (Giulianova), power trio emergente che, nel brano “I Lunedì al Sole (Io Non Voglio Lavorare Più)”, unisce l’ironia di un certo cantautorato italico, tra Rino Gaetano e il Claudio Baglioni di “Portaportese”, all’energia, l’irriverenza e la follia dei più attuali Zen Circus. Del circo Zen sembrano ricalcare anche lo stile dei testi, che, per quanto possano far storcere il naso agli ascoltatori più intellettuosnob, è innegabile riescano a strappare più di un sorriso (“Io non voglio lavorare più! / Davanti al televisore ventidue ore al giorno / e le altre due le vivrei solamente di porno”). I due brani di Tre Tigri Contro Amelie Tritesse, sono molto diversi uno dall’altro ma stanno benissimo insieme, come i due risvolti della stessa medaglia, come due modi diversi di affrontare la vita, diversi e eppure simili perché legati da un sottile filo di disillusione. E alla fine aver avuto tra le mani una delle trecento copie dello split sarà un piacere anche per le orecchie, oltre che per il nostro spirito di feticisti incalliti. (Silvio Don Pizzica – ROCKAMBULA, 9 luglio 2013)
Il Record Store Day, tra le altre, vede unirsi due band del teramano, in uno split stampato per l’occasione in 200 copie in vinile nero e 100 a colori. Un lato ospita Amelie Tritesse, in un reading dai toni sarcastici e dall’incedere unico della voce di Manuel Graziani, sostenuto dal rock spigoloso di Paolo Marini, Stefano Di Gregorio e Matteo Borgognoni. L’altro accoglie il rock songwriting divertito di Tre Tigri Contro: cioè Stefano Minelli, Alessandro Marini, Francesco Amadio e Sergio Pomante. Anche la confezione è decisamente originale: si tratta del volto del portiere del Napoli, Pasquale Fiore, preso da una figurina e ridipinto a stencil su copertina di cartone pressato. (Barbara Santi – RUMORE, giugno 2013)
Questo split 45 giri, autoprodotto ed uscito in occasione dello scorso Record Store Day, è il frutto dell’incontro tra due band originali del panorama alternative rock nostrano. Due band venute fuori dal buco del culo della provincia italiana (Teramo, nella fattispecie) per gridare al mondo l’importanza delle periferie nella storia del rock’n’roll. O anche per meno, ma il risultato è quello. E per raccontare (e sputtanare) il (soprav)vivere in provincia.
Gli Amelie Tritesse, innanzitutto, che avevamo già ascoltato in occasione dell’uscita del loro Cazzo ne sapete voi del rock’n’roll, autori di un read’n’rocking originale che si muove tra folk e rock’n’roll, tra Gun Club e Massimo Volume, con un pizzico di elettronica. L’agnello di dio è un’altro riuscitissimo poema di strada in salsa rock’n’roll (tema, la Pasqua), sarcastico, pungente ed estremamente divertente, sia dal punto di vista musicale che da quello delle liriche. Rispetto all’album d’esordio, la musica si è fatta più grezza ed elettrica (e meno elettronica), meno autunnale e più anfetaminica, restituendoci un bell’esempio di roots rock’n’roll come solo i Gun Club (e ritonfa!)… o i Not Moving.
I Tre Tigri Contro, per me, sono una novità bella e buona. Una banda di quattro elementi (chitarra, basso, batteria e sax) che ci propone una sorta di cantautorato rock dal sapore farsesco, affogato in una salsa acidula di rock’n’roll diretto ed essenziale. Un piacevole incontro tra certo cantautorato nostrano (Ivan Graziani e Rino Gaetano, ci sento io) e la tradizione rock’n’roll. Convincente oltremodo il loro inno anti-lavoro I lunedì al sole (io non voglio lavorare più), fa ben sperare in un futuro discografico interessante. Da tenere sotto stretta osservazione.
Nota: Il disco è stato stampato in edizione limitata a 300 copie: 200 copie in vinile nero in busta di cartone pressato, 100 copie vinile colorato (rosso, giallo, verde) in scatole di cartone ondulato; tutte le copertine sono dipinte a mano. Che ne dite di farci un pensierino? (Leonardo Annulli – LOUD NOTES, 10 giugno 2013)
Anche il sottobosco italiano si è smosso in occasione dell’ultimo Record Store Day, e non fa difetto la scena teramana con questo gradevole split-chicca tra gli Amelie Tritesse (progetto in cui è presente Paolo Marini dei Delawater), autori di un caustico e surreale spoken word su base rock anni 90, come se Mr.E si unisse a un gruppo emo sul palco dopo una bella bevuta e i Tre Tigri Contro, che giustamente si presentano come un Rino Gaetano rinato con una backing band garage-pop, in una buonissima “I lunedì al sole”, in pieno spirito sboccato. Un’ottima dimostrazione di come il Record Store Day non sia un evento da trascurare al di là della sua portata simbolica (se non nostalgica): il modo migliore per alimentarne la speranza. (Lorenzo Righetto – ONDA ROCK, 4 giugno 2013)
Mi piace pensare che il baffone in copertina sia Lester Bangs. Sarebbe coerente con lo spirito con cui queste due band dell’area di Teramo mettono insieme uno split 7” in occasione della sesta edizione del Record Store Day: 300 copie, di cui 100 in vinile colorato rosso, giallo o verde, a scelta.
Gli Amelie Tritesse, già visti di recente su questi schermi e già autori dell’audiolibro “Cazzo ne sapete voi del rock and roll”, sono sostanzialmente uno spoken word di Manuel Graziani – eminente penna di “Rumore” ma anche e soprattutto scrittore e narratore – su base rock: un read’n’rocking, come amano definirsi loro. Questo nuovo brano, “L’agnello di dio”, è dunque anche un nuovo spaccato autobiografico di vita quotidiana, intriso di uno humour debordante e (neanche tanto sottilmente) anticlericale, a dare vita a una serie di personaggi involontariamente ai reciproci antipodi.
Altro discorso per “I lunedì al sole” (io non voglio lavorare più) di Tre Tigri Contro, che ha le potenzialità di un piccolo hit del rock indipendente italiano: nessuna difficoltà a ritrovarci dentro, spalmate su un tappeto sonoro più duro del previsto, le dichiarate influenze cantautoriali di Ivan Graziani e Rino Gaetano (per quanto riguarda il sottoscritto, tra l’altro, due degli assi migliori del poker nostrano anni ’70, in mezzo a tanta fuffa).
Pollice decisamente in alto per questo 45, di immediata presa già al primo ascolto, e il consiglio spassionato di supportare la scena underground abruzzese, affollata – come ho avuto modo di osservare più volte – di teste e di idee che latitano altrove. (Simone Lucciola – LAMETTE, 19 maggio 2013)
Rubrica lampo, proprio quando queste pagine iniziano la propria nuova avventura dell’uscita mensile da casa. A discapito di un governissimo dalle larghe intese, questo appuntamento nasce invece da una piccola intesa dal sapore agrodolce, che vede coinvolte due entità della nostra regione concentrate nella zona del teramano. Proprio in occasione dello scorso Record Store Day, ovvero quella giornata in cui tutti i negozi di dischi sparsi per il globo festeggiano la propria indissolubile maestà di centro culturale ed aggregativo sotto l’egida della musica e dei dischi in vinile, l’accoppiata Amelie Tritesse e Tre Tigri Contro “tre trigri” (l’errore è voluto per facilitarvi la lettura di questo scioglilingua sempreverde) mettono assieme forze, cervello, musica ed un brano ciascuno per realizzare questo split EP 7’’ (che non si tratta di un messaggio cifrato tratto da un pizzino della Bonino, ma sta a significare una tipologia di singolo in vinile, spesso diviso tra due band, a cui è dedicata una facciata per ognuno). Così come ogni lato di vinile acetato viene occupato da una band, anche qui divideremo in due paragrafi per illustrarvene i contenuti:
LATO A
La creatura di cantastorie rock di Paolo Marini, Stefano Di Gregorio, Matteo Borgognoni e Manuel Graziani è già celebre dalle nostre parti per quel piccolo gioiellino di parole, musica e immagini di “Cazzo ne sapete voi del Rock and Roll”. Anche qui le coordinate di “L’agnello di Dio” si fissano sul parafrasare incisivo e sardonico di Manuel Graziani, incalzato da una base semplice e d’impatto di garage rock abrasivo, mentre scorre via un surreale racconto di una qualunque messa pasquale dai contorni visionari, ma quanto mai veri se osservati con uno sguardo lucido.
LATO B
Bellamente cazzoni e scanzonati, i Tre Tigri Contro si gettano a capofitto nel cantautorato in bilico tra nonsense e malsana pigrizia, in un rock n’ roll grezzo e senza grandi pretese. Bastano chitarra, basso e batteria per dare fuoco a una cavalcata semplice ed efficace come “I lunedì al sole”, che strizza l’occhio in maniera velata a “Pigro” di Ivan Graziani, in termini d’ignoranza ed efficacia verbale, attraverso una sempreverde attitudine rock.
Com’è che diceva Stefano Accorsi? “Ciù giusti is megl che uàn”? Decisamente si. Voto: 7,5 – Ascolti consigliati: Massimo Volume in versione cabarettistica che dividono un sette pollici con gli Zen Circus sboccati di una volta. (Luca Minutolo – INTERCITY, 3 maggio 2013)
AMELIE TRITESSE E TRE TIGRI CONTRO, VINILE E CONCERTO
In occasione del 6° Record Store Day, in programma domani, le band teramane Amelie Tritesse e Tre Tigri Contro partecipano alla festa per il glorioso vinile pubblicando un 7″ split con due brani, come nel vecchio disco 45 giri con lato A e lato B. “L’Agnello di Dio” il titolo del brano degli Amelie Tritesse, “I lunedì al sole (Io non voglio lavorare più)” il pezzo dei giuliesi Tre Tigri Contro. Autoproduzione per il dischetto celebrativo, che ha il buco da jukebox e una tiratura limitata a 300 copie: 200 in vinile nero, in busta di cartone pressato, e 100 in vinile colorato (rosso, giallo, verde), in scatole di cartone ondulato; tutte le copertine sono dipinte a mano. Amelie Tritesse e Tre Tigri Contro, che presentano il disco stasera alle 22.30 al Baratto di Sant’Atto (Teramo), spiegano: «La provincia offre tanti vantaggi e qualche svantaggio, ad esempio la scomparsa dei negozi di dischi. Un piccolo dramma per gli ammalati di musica cresciuti annusando le copertine e accarezzando con i polpastrelli la superficie rugosa del vinile. Allora non rimane che tornare all’artigianato e produrselo da soli l’amato dischetto, magari unendo le forze. Così hanno fatto Amelie Tritesse e Tre Tigri Contro, che hanno diviso il palco in più occasioni e si sono piaciuti subito, a pelle». Il Record Store Day fu inventato nel 2007 da Chris Brown, impiegato di un negozio di dischi di Portland. Da allora ogni terzo sabato di aprile si festeggia in tutto il mondo la giornata dedicata al disco, con pubblicazioni ad hoc, rarità, inediti, versioni alternative, ristampe, remix. (Anna Fusaro – IL CENTRO, 19 aprile 2013)
CHE SPLIT ROCK’N’ROLL! AMELIE TRITESSE VS TRE TIGRI
Da sani ammalati di musica cresciuti annusando le copertine e accarezzando con i polpastrelli la superficie rugosa del vinile, Amelie Tritesse e Tre Tigri Contro hanno deciso di autoprodursi l’amato dischetto, in occasione della sesta edizione del Record Store Day, che sarà celebrato sabato prossimo in tutt’Italia. E ne è venuto fuori un 7″ con buco grande da jukebox, limitato a 300 copie: 200 copie vinile nero in busta di cartone pressato, 100 copie vinile colorato (rosso, giallo, verde) in scatole di cartone ondulato; tutte le copertine sono dipinte a mano. Dal doppio titolo, questo cosiddetto split: L’agnello di Dio, e I lunedì al sole (non voglio lavorare più).
Già, gli Amelie Tritesse, ”basati a Teramo”, che hanno come vocalist il nostro stimatissimo amico Manuel Graziani, critico musicale di Rumore. Né mondi fantastici, né donnine col nasino all’insù, Amelie Tritesse è un read’n’rocking in presa diretta fatto di parole e suoni, voci e strumenti, letture e canzoni, che spaccia storie imbevute di nostalgia rabbiosa e sarcasmo di strada. Nel 2011 il gruppo ha pubblicato su Interno 4 Records/NdA “Cazzo ne sapete voi del rock and roll” un CD composto da 10 tracce e un libro di 64 pagine con le illustrazioni di Fabrizio “Pluc” Di Nicola, i testi/racconti brevi e un racconto lungo di Manuel Graziani. Tre Tigri Contro (Giulianova, Teramo), è un classico Power trio con un piede nel cantautorato schizzato e l’altro nell’indie-rock traviato dal garage dei ’60 e dai riffoni Seventies. Immaginate Ivan Graziani con gli Zen Circus come backing band. Immaginate Rino Gaetano fulminato da Kick Out the Jams degli MC5. Immaginate quello che vi pare. (OZIO MAGAZINE, 16 aprile 2013)
RECORD STORE DAY GALORE
Record Store Day, 20 aprile 2013. L’affare si ingrossa, per citare la battuta di qualche film – credo – che non ricordo.
Quest’anno sono giunti in redazione due dischi concepiti proprio per la ricorrenza, quindi nati, registrati e stampati per celebrare il RSD: si tratta del 7″ dei The Dancers (che già fecero un cd-ep lo scorso anno nella medesima occasione) e dello split 7″ Amelie Tritesse/Tre Tigri Contro.
Il RSD sta diventando forse un po’ sputtanato, ma iniziative del genere, diy e dall’aria decisamente sincera, fanno sempre piacere. Per cui…
Amelie Tritesse/Tre tigri Contro Tre Tigri – Record Store Day 2013 split (autoproduzione, 2013)
Gli Amelie Tritesse li conosciamo piuttosto bene (e Manuel Graziani, che è la loro anima in qualità di paroliere e voce, è un pregiato collaboratore storico di Black Milk): la loro formula resta invariata, con un rock concettuale mai pesante e brioso, su cui la voce di Graziani racconta una storia di messe, preti Barbapapà, evangelizzazione e chiesa andata a male. Divertente e fresco, un pezzo davvero notevole, anche se non categorizzabile… read’n’roll, diciamo. I colleghi teramani Tre Tigri Contro ci regalano, invece, un brano di Sixties garage pop, tra Beatles e sonorità più indie, con un tocco di beat italiano: frizzante, danzereccio e con un testo arguto, ma tutto da ghignare.
Bravi entrambi, davvero: è un dischetto davvero movimentato, per giunta su vinile colorato, con copertine pitturate e timbrate a mano una per una… e che cazzo volete di più? (Andrea Valentini – BLACK MILK, 16 aprile 2013)