Della serie “psichedelia freak e cubismo lo-fi per muratori bergamaschi innamorati di Syd Barrett”
Cosa succederebbe se Les Claypool e Antonio Rezza andassero in vacanza assieme? E se Butthole Surfers e Violent Femmes facessero una jam a casa di Appino degli Zen Circus? La risposta al primo interrogativo ce la dà Tre e 37, al secondo Serpente nello stivale.
“Il celeberrimo corto di Rezza Hai mangiato? accorda comicità e grottesco in una forma estetica che può ben raccontare il nostro approccio in fase di scrittura. Siamo molto contenti che Tre e 37 abbia partorito un’immagine tanto bizzarra quanto interessante (Claypool a cena con Rezza) è proprio questo l’intento de Il Fauno. La casa è di Appino ma lui non c’è, vero? A parte le battute, sì l’approccio che accomuna gli artisti citati, l’irriverenza della loro musica, potrebbe essere una lente attraverso cui guardare Serpente nello stivale.”
E sono solo 2 dei 14 pezzi del nuovo album di Le Capre a Sonagli, ex Mercuryo Cromo. Un concept circense, freak, psichedelico e cubista, diviso in quattro tempi. Roba sporca, lisergica, lo-fi, con voci ovattate come nel delirio noise Goo Porcaputtana e strumenti desueti tipo il flautino Lakota in Piccolo di Joe Koala. Un disco personale e intelligente che, peraltro, è anche la colonna sonora di un film d’animazione:
“Teniamo a specificare ‘anche’ visto che Il Fauno è prima di tutto un disco musicale. Durante la fase creativa immaginiamo luoghi, personaggi, situazioni. Abbiamo pensato che un cartoon avrebbe potuto raccontare bene il nostro immaginario e che sarebbe stato divertente lavorarci sopra, ma ci sbagliavamo: ora ci troviamo con un carico di lavoro che ci terrà occupati fino a marzo, quando il mediometraggio sarà completo.”
Di solito vado cianciando di immondizia garage-punk-weird-lo-fi. Ma se mi capita a portata di orecchie un disco “diverso” interessante ne scrivo con piacere. Il breve pezzo-intervista sopra, in forma leggermente più sintetica, è stato pubblicato nella sezione “Futura” di RUMORE di luglio-agosto 2015.