Il Rumore degli Smiths

Una volta scherzando, ma neanche troppo, ho scritto che tendo a dividere gli appassionati di musica “alternativa” in due categorie: chi ha comprato almeno un disco degli Smiths in tempo reale e chi no. Appartenendo orgogliosamente alla prima categoria ho aggiunto (scherzando, ma neanche troppo) che non voglio parlare di musica con chi fa parte della seconda.

Strangeways, Here We Come l’ho comprato da Chroma Dischi a Natale del 1987, avevo compiuto 15 anni solo due mesi prima. E quel disco ha contribuito a farmi diventare quello che sono adesso, nel bene e nel male.

Senza tirarla per le lunghe sono orgoglioso che Rumore, il giornale su cui scrivo ogni mese da circa 15 anni, sul numero di ottobre abbia dedicato la copertina e un lungo approfondimento a Morrisey e compagni. Soprattutto ai compagni. Quelli che vengono erroneamente considerati i gregari: Andy Rourke e Mike Joyce, intervistati da Rossano Lo Mele e Nicholas David Altea. Puntuale e lucida la disamina della ristampa deluxe di The Queen Is Dead di Diego Ballani. Di un altro pianeta, come al solito, il pezzo personale sugli Smiths firmato da Maurizio Blatto.

IL NOSTRO UOMO di Maurizio Blatto

RACCONTO N. 1 
“È il 27 luglio del 1983, il nostro uomo si appresta a partire per le vacanze, ed è pronto e carico il giusto. Il nostro uomo ha in realtà ventun’anni e vive ancora con i genitori, dividendo la camera con Sara, sua sorella. Sara ascolta una sola canzone ininterrottamente da tre anni, Sailing di Christopher Cross, ricordo di un amore mai dimenticato, mentre il nostro uomo ha scoperto da tempo gli Stooges…”

Il nostro uomo di Maurizio Blatto, pp. 7-11 (Andare in cascetta, A Morte Libri, 2015)

Maurizio Blatto è nato a Torino nel 1966 ed è cresciuto all’interno della sua collezione di dischi. Firma storica della rivista musicale Rumore, ha pubblicato nel 2010 per Castelvecchi L’ultimo disco dei Mohicani, epopea dell’improbabile umanità di un negozio di dischi (Backdoor, dove lavora). Ha cristallizzato invece nel 2014 in MyTunes (Baldini & Castoldi) la sua passione sconfinata per gli incroci tra canzoni e letteratura.

Un Rumore bollente

Peacers_Rumore

In questa estate così bollente non è una cattiva idea starsene a casa e darsi alla lettura. Sono di parte ma vi consiglio sinceramente di buttare un occhio anche al numero estivo di RUMORE, che è succulento a partire dalla gran bella guida 50 X ’90 firmata come al solito da Carlo Bordone. 50 (o meglio 100) dischi minori, e più o meno dimenticati, degli anni ’90 sotto la lente d’ingrandimento di uno dei migliori giornalisti italiani.
In copertina c’è Kevin Parker dei Tame Impala, suppongo appena piastrato: in proposito devo dire che il nuovo album Currents non mi è piaciuto eppure ne capisco la logica, per così dire “evolutiva”, grazie alla bella intervista di Emanuele Sacchi.
E poi il Blatto nazionale sugli “inesistenti” Maroon 5 e sull’appartato Gigi Masin. Claudio Sorge con una corposa intervista a Mike Stax. E ancora una lunga intervista-retrospettiva a Lloyd Cole (And The Commotions), il report sul concerto milanese dei Primus, libri, fumetti, film e la solita montagna di recensioni discografiche.
Tra le altre cose io ho scritto dell’esordio omonimo su Drag City dei Peacers, il nuovo progetto di Mike Donovan dei Sic Alps qui aiutato dal discepolo Ty Segall.
Buona lettura. Buona estate. Buon rumore.