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THE LAZY EYES – Songbook (Autoproduzione)
Estetica giocosa, palloncini colorati, sorrisi impiantati su quattro belle facce pulite. I figliocci dichiarati di Tame Impala e King Gizzard & the Lizard Wizard ammollano lo space rock dentro ettolitri di limonata. Non possono che evaporare, letteralmente evaporare, melodie avvolgenti spesso sostenute da riff ipnotici che mantengono una commestibilità per qualsiasi palato.
Quando si maneggiano ingredienti del genere le bucce di banana sono dietro l’angolo… e, insomma, è un attimo scivolare o far cazzate. Qui tutto è al posto giusto, ben bilanciato, armonico. Dalla sabbia a granelli fini fini di Tangerine, al groove duro ma mai ostico di Fuzz Jam addolcito letalmente per i diabetici da una voce che più carezzevole non si può.
Nei Lazy Eyes talento e paraculaggine vanno a braccetto dal primo all’ultimo pezzo. Lo si percepisce soprattutto quando i ragazzi di Sydney cavalcano le nuvole in modalità ultra pop con leggere armonizzazioni che fanno tanto Beatles per millennials e centennials: penso a Starting Over, Nobody Taught Me e Imaginary Girl.
Al netto di quanto appena sostenuto va detto – e sottolineato con forza – che la psichedelia amica non fa mai male. Inoltre è quantomeno apprezzabile che tutto questo sia autoprodotto su vinile, cd e persino cassetta.