LET’S GET LOST, high fidelity post-punk blues

Let's Get Lost cover Let's Get Lost

Al MEI di Faenza del 2002 mi consegnarono un cd che ricalcava il caro, vecchio 7″: dentro la copertina in cartone c’era un dischetto con su la serigrafia di un 45 giri, contenente una manciata di brani a firma Let’s Get Lost. Guardai immediatamente con simpatia il tipo che me lo aveva allungato, non solo per l’azzeccato packaging ma anche per la scelta della ragione sociale che tributava quel geniaccio di Chet Baker. Tornato a casa, ho subito rimpinzato il mio affamatissimo lettore (tra i due preferisco ingrassare il piatto, che ci volete fare!). Quattro fiammate post-punk blues in alta fedeltà mi hanno raggiunto senza darmi il tempo di trovare riparo. I fantasmi di Fugazi, Blues Explosion, Helmet, Black Flag, catapultati a Ferrara e impossessatisi di tre baldi giovani autoctoni…incredibile ma vero. Da quel giorno il mio lettore cd ha iniziato a fare pasti regolari ed io me ne sono stato buono buono in attesa di gustarmi la seconda portata. La pazienza mi ha dato ragione. Qualche giorno fa nella mia cassetta postale si è materializzato il primo full length del power trio estense dal surreale titolo …I Remember Yesterday When I Was Grey. E giù ancora sorprese: indie rockabilly (Neurotic), lounge-country (VooDoo Girl), post-punk-rock (Untitled), un’orgia tra Stooges, Police e QOTSA (Caravan, About Me, Old T-shirt), in piccante salsa punk’n’roll. “Per noi il Punk è un’attitudine, è energia, è un approccio viscerale e non convenzionale alla musica”. Il tutto racchiuso in un’elegante cd-digipack, udite udite, distribuito gratuitamente dal Comune di Ferrara. Cosa state aspettando? A caval donato non si guarda in bocca ma se proprio vi ci scappa l’occhio, qui troverete denti bellissimi.

Il pezzo è stato pubblicato su Punkster # 3 di luglio-agosto 2004. Come prevedibile le 1.000 copie del disco dei Let’s Get Lost distribuite gratuitamente dal Comune di Ferrara sono andate a ruba in men che non si dica. Per fortuna è stato ristampato con un paio di brani in più e un video da Jestrai Records.

bestemmia real[ity]e

Probabilmente vi starò frantumando i testicoli a forza di recensioni di gruppi che conosciamo in 30-40 sfigati. I know. E allora parliamo delle bestemmie nei reality show. E’ di questi giorni il cristo di Massimo Ceccherini a L’Isola dei Famosi. L’ipocrisia ha trovato terreno fertile ed è venuta giù come quelle grandinate che ti bozzano il cofano della macchina. Ma è soltanto una triste storiella che si ripete. Non me ne frega niente se sia giusto o sbagliato sparare cristi e madonne in diretta tv. Non entro nel merito della “morale” più o meno condivisa. Per questo ci sono il professor Meluzzi e la caterva di opinionisti da strapazzo che si accomodano nei salotti tv ogni pomeriggio. Mi interessa soltanto constatare il rigurgito bestemmiatore (ri)venuto su come vomito dall’anno cruciale 2004. Aprile, Italia 1, La Fattoria: Roberto da Crema, più noto come “Baffo”, è il primo a dare inizio alle danze. Gli danno un calcio in culo e lo sbattono fuori. Novembre, Canale 5, Grande Fratello: di fronte a quasi 7 milioni di telespettatori il 39enne pisano mezzo balbuziente Guido Genovesi bestemmia ripetutamente. Ha soltanto il tempo di raccogliere i suoi effetti personali, salutare i compagni e telare. Dicembre, ancora Italia 1, Campioni: il muscolare e sopraffino terzino Christian Arrieta, stufo di fare la panca a quel piombo e millantatore di Gullo, impreca pesantemente la madonna. Il ragazzo viene sospeso ma non espulso. Potrebbe crearsi un precedente. Così, purtroppo, non è. All’inizio del 2005 non succede quasi nulla. Attenzione però ai primi caldi. Aprile, Rai 2, Music Farm: Francesco Baccini esce di testa per la topina (di) Dolcenera. Fosse stato per me lo avrei allontanato solo per questo. Invece a decretare la sua uscita è una bestemmia sontuosa che il cantautore genovese si fa scappare di cuore.
Che senso ha la fredda cronistoria sopraesposta? Nessuno! Occhio però al grande colpo di mamma tv. Agli inizi del 2006 va in onda su Canale 5 la terza edizione de La Fattoria. Nel cast figura quel gran pederasta (affettuosamente, s’intende!) di Leopoldo Mastelloni, il primo a macchiarsi di una bestemmia in diretta tv nel lontano 1984 nel corso della trasmissione Rai Blitz condotta da Gianni Minà. Provo a immaginare il primo colloquio tra la produzione e l’attore partenopeo:
“Ah Mastello’ me raccomanno niente bestemmie in diretta sennò so’ cazzi tua!”
“Come?!?”

Leopoldo Mastelloni

sono pazzi questi francesi!

foto The Fatals The Fatals

THE FATALS “S/t” (P.Trash)

Pare che questo cd sia stato assemblato per placare le ire dei tanti fans della band francese che si sono persi i tre 7� del 2004. E così alla teutonica P.Trash non è rimasto che ristamparli in formato digitale. Ora i pazzi di mezzo mondo potranno deliziare il loro udito già abbondantemente compromesso a colpi di furibondo garage punk’n’roll in bassa fedeltà, come non se ne sentiva da anni. A parte l’unico inedito My Darling and The Wind ed il compassato lo-fi Feel Alright, i restanti 11 brani prendono l’ascoltatore per la giugulare e lo sbatacchiano ripetutamente contro la testata dell’amplificatore (Livin My Bed). Questa è robaccia per chi ha lo stomaco d’amianto e la testa dura come il piombo. Maneggiatela con cura o potreste farvi molto male.

da Rumore # 161 di giugno 2005.

forse non grata… ma graditissima!

Vic du Monte's Persona Non Grata cover Vic du Monte's Persona Non Grata

VIC DU MONTE’S PERSONA NON GRATA “S/t” (Cargo)

Mentre Josh Homme e i QOTSA mostrano segni di cedimento, coloro che hanno orbitato nella galassia Kyuss stanno velocemente risalendo la corrente come salmoni arrapati. Brant Bjork se ne è appena uscito con un doppio da brividi. Solo qualche mese fa Chris Cokrell licenziava un disco a firma Vic du Monte’s Idiot Prayer ed ora questo nuovo, spettacolare album che vede ai tamburi persino Alfredino Hernández. Il suono dei Vic du Monte’s Persona Non Grata è un r’n’r decadente che lambisce la rabbia poetica del punk (Yankee Dollar). È una diligenza scassata che scorrazza nel west (Senators). È una grandinata che sfonda il tetto di un night di Las Vegas (Crystal Missile). È un’accanita partita di tressette che vede Tom Waits e Iggy Pop scontrarsi con Jeffrey Lee Pierce e Nick Cave. Tutto questo, e pure di più, plasmato da eccellenti pasticceri del deserto. Accorrete numerosi!

Questo disco mi colpì a tal punto che su Rumore # 166 di novembre 2005 gli diedi il massimo dei voti: cosa successa molto raramente durante la mia avventura rumorosa.

ritorna a casa speedy gonzales!

Gonzales cover Gonzales

GONZALES “Hell Drive” (Kornalcielo/8 Records)

Passatemi la battutaccia: in quanto Gonzales questi baldi giovani sono davvero speedy! Nati da una costola dei truci surfers Cosmogringros, i 4 veneziani si dannano l’anima nel cercare di trovare un punto d’incontro tra i riffoni dei 70’s e l’hardcore-punk della seconda metà degli 80’s. Detto, fatto! I tiratissimi 25 minuti di Hell Drive sembrano venuti fuori da una session tra Lemmy dei Mötorhead ed i primi Bad Religion, con i Kyuss al gran completo che bivaccano fuori la sala prove. Su tutto spicca la voce del cantante, profonda come la gola di quella buonanima di Linda Lovelace. Un gran bell’esordio che, seppur in clamoroso ritardo, è d’obbligo segnalare ed archiviare alla voce “grandioso turbo hard’n’roll made in italy”.

La mini recensione dei veneti Gonzales è stata parcheggiata nel mio pc troppo tempo. Era già tardi pubblicarla su Punkster # 13, che poi non è mai uscito, figuriamoci su Sonic # 1! Però il disco merita ed io mi sentivo in colpa, perciò…