Apro avidamente ogni bustina gialla che mi arriva da Alberto della Nicotine Records… spesso lo faccio già in ascensore… e ciò, ci crediate o meno, rende le giornate meno inutili… so già che dentro ci sarà un dischetto a suo modo unico… e quando mi sono trovato al cospetto di un plasticone con dentro una copertina multicolore disegnata dal compianto prof. Bad Trip… be’… mi è quasi venuta voglia di saltare lo schema stendipanni e metter su il disco direttamente nell’impianto buono… fortuna che la lavatrice caricata di mattina presto era ancora piena di panni da stendere… detto fatto… inizio a stendere biancheria intima mia e della consorte, asciugamani del corredo della succitata consorte tempestati di pizzi e merletti e qualche magliettina chiara da notte che gli SDH già menano fendenti alle mie spalle… di rado mi capita di non focalizzare subito una band… quando avviene mi compiaccio con me stesso di continuare a scribacchiare di rock and roll che interessa sì e no a un centinaio di persone in tutta la penisola… in appena 7 pezzi cambio idea 4-5 volte… si parte col punk ’77 affogato in un acquitrino lo-fi (Black Flag’s Horde)… e tra desperate rock and roll, sintetizzatori impazziti, voci indolenti, chitarre di legno e ghisa non si sa dove si arriva… scopritelo da soli facendo vostro questo stordente dischetto della band rietina… ne vale la pena…
Un commento su “la logica dello stendipanni # 6”
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