Con Barbara non eravamo ancora sposati ma già convivevamo. Stavamo in una casetta piccola, bellissima, di fronte alla Stazione.
Avevo appena fatto realizzare da un mobilificio della zona una libreria tattica con quattro scompartimenti in orizzontale, rinforzati, delle esatte dimensioni dei 33 giri e otto scompartimenti altrettanto tattici in verticale per le scatole dei 45 giri.
La sera che terminai il trasloco dei dischi ero tutto soddisfatto. Sorridevo come un ebete mentre eravamo al letto a guardare svogliatamente un inutile film per la tv. Ad un certo punto dissi a Barbara: “… che poi a me la musica non è mai piaciuta così tanto”. Scoppiammo a ridere a crepapelle, ci baciammo, dormimmo abbracciati.
Sono passati dieci anni. Ancora ridiamo di gusto. Ancora ci baciamo. Ancora dormiamo abbracciati. Solo due cose sono cambiate. Decisamente in meglio. È arrivata Martina. E mo’ a letto guardiamo film meno inutili ché ci abbiamo Sky.
Ora come allora non sono mai stato un tipo di tante pretese. Mi è sempre bastato poco, il giusto direi. Quello che voglio sono solo la musica e loro due, Barbara e Martina. E poi l’estate. Ora voglio l’estate.