C’ho un amico eccezionale, citando un divertente pezzo degli ormai dimenticati PAY. Questo mio amico si chiama Nico ed è un appassionato, nonché grande cultore, di fumetti. Negli anni mi ha dato diverse dritte sulla letteratura disegnata, quindi ho pensato bene di presentarmi al suo compleanno con un bell’albo di Zerocalcare. Di tutta riposta lui mi ha fatto davvero un grande contro-regalo: Graphic Novel is Dead di Davide Toffolo con tanto di dedica fatta fare al Teramo Comix. In realtà, quasi ammonendomi, Nico mi ha detto che non era tutta ‘sta gran cosa. Io invece codesto romanzo a fumetti l’ho trovato assai godibile oltre che interessante perché giocato su più livelli e autoironico al punto giusto.
E pensare che pur rispettandolo per la sua storia e geografia (Pordenone, of course!) non è che segua molto il Toffolo. E come musicista non mi fa affatto impazzire. Leggendo questa autobiografia la mia mente si è riavvolta come un nastro tornando indietro a un pomeriggio imprecisato di vent’anni fa. Ero in una libreria-fumetteria di Bologna e c’era ‘sto fumetto con allegato un disco dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Stavo per prenderlo, ero lì lì, avevo già i soldi in mano. Poi mi sono ricordato che si trattava della nuova band del cantante di Futuritmi. E il verso del ritornello “regalami dieci minuti di limbo/regalami un bimbo” risuonatomi improvvisamente nelle orecchie mi ha fatto desistere. Da lì in poi non ho mai comprato un disco dei Tre Allegri Ragazzi Morti preferendo spendere soldi per i Cinque Allegri Ragazzi Morti. Magari è solo una questione di numeri, chissà.
Ngulo se stai social! 🙂