FRONTIERA
Altro che “strana corsa”, quella degli ex Kina Sergio e Alberto è la solita, impeccabile scalata con pesanti scarpe da trekking ben salde ai piedi. Non a caso gli storici punkers di Aosta vennero chiamati “Hüskers from the mountain”, etichetta che calza appieno anche ai Frontiera. Genuini, puri, riflessivi, i tre montanari mai come in questo disco ricordano i grandi, sottovalutati Buffalo Tom. Ho sentito blaterare di emo-core e hardcore melodico… non direi. Qui siamo appesi sulla sottile corda che lega il cantautorato intelligente al miglior intimismo rock a stelle e strisce. Per una volta non fatevi abbagliare da muscoli sudati e tatuaggi a là page. Scegliete semplicemente di farvi avvolgere da sane “Foschie estive”.
La striminzita recensione apparsa su Rumore #152 di settembre 2004 non rende giustiza a questo gran bel disco… anche se sono passati quasi tre anni dalla pubblicazione di Strana corsa, oggi più che mai c’è bisogno di aggrapparsi all’ultima frontiera… e sì perché se qualcuno volesse arrischiarsi a studiare sul serio l’hc italiano, dovrebbe passare prima dai Kina e poi dai Frontiera… non c’è scampo… questa è gente di montagna che ha sempre badato al sodo… che ha sempre fatto andare di pari passo muscoli e cervello… concedetegli la vostra Attenzione… pensare e poi urlare… sta lì il segreto…